FULL METAL RACKET

FULL METAL RACKET

In un breve momento di lucidità del neurone sinistro di Max Leteaux e di quello destro di Marc De Dieux, che pensavano di avere solo quello dell’altro lato, nasce il 26 maggio 2011 “Messina Bridgequake” che esce in Aprile 2012 per Edwood Records e De Dieux/\Succoacido. Percepibile all’orecchio umano come il suono dell’impatto di due moto rosa shocking provenienti da due fumetti diversi, su un ponte di metallo pesante che non esiste, all’alba della cyborg repubblica n.1, o visibile ad occhio nudo come il crollo della colonna sonora di Easy Rider. Un unica traccia di un ora 1he10m nata d’un fiato da una scatola di plastica con led rossi intermittenti connessa con i due automi attraverso un impasto indistinto di vetro, germanio e terre rare, ed attivata dal grido di battaglia “Fallo di metallo pesante sto cazzo di ponte”.
Gli unici elementi costruttivi del ponte rimasti dopo il sisma sono: alcuni chiodi fissi impiantati nella testa dei due artefatti umanoidi, in particolare riportare su carta la leggendaria “Succoacido” per il cyborg Marc, trasformarsi in “Duke Fleed” per poter pilotare Goldrake verso la vittoria sui Veghiani pur restando vegetariano per il replicante Max; polvere di cemento, una distesa di mare, delfini…
Nonostante Max sia una replicante di due versioni più recente rispetto a Marc, quest’ultimo utilizza delle protesi in metallo e legno di ultima generazione per interagire col paesaggio sonoro circostante e le adopera con maestria per modificarlo a suo piacimento con una precisione ed una pulizia di suono senza pari, Il basso distorto Muff Fazz di Max è stato sequestrato come sospetta causa di un paio di eruzioni dell’Etna. Il perfetto sincronismo neurale dei due si raggiunge circa a metà del disco quando il germanio è ormai caldo e le valvole roventi. La band sarà in tour in Italia in ottobre 2012 con tanto di sacchetti di cemento da impastare al seguito…
Edizioni De Dieux dal 2006 aderisce alla lista dei commercianti antiracket promossa dal Comitato Addiopizzo; tutti i suoi libri e dischi portano stampato il bollino Pizzofree nella convinzione che questo possa contribuire alla diffusione del fenomeno Addiopizzo in Italia.

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